De-sidus

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Il termine “desiderio”, derivato dal latino “de-sidus”, letteralmente significa “mancanza di una stella”, indicando il profondo bisogno umano di aspirare a una dimensione di vita superiore rispetto alla quotidianità terrena.

Pavese suggerisce che desiderare senza alcuna promessa pregressa non ha senso, mentre Lévinas sostiene che il desiderio può sorgere solo dopo aver ottenuto soddisfazione. Questo può sembrare un circolo vizioso: per sentirsi appagati, è necessario aver desiderato; ma per desiderare, bisogna aver già raggiunto la soddisfazione… La genesi del desiderio potrebbe essere legata al bisogno: forse il desiderio nasce solo dopo aver soddisfatto un bisogno primario. È solo dopo aver placato la fame che ci si sente liberi di alzare lo sguardo, contemplare le stelle e iniziare a nutrire desideri più profondi.

L’umanità è essenzialmente desiderio. Come i magi, l’umanità è in attesa, portando con sé un profondo desiderio di salvezza. Alzando lo sguardo al cielo, con pazienza, si cerca quella stella che possa dare significato e orientamento al bisogno interiore. I credenti vegliano nel fluire del tempo, scrutando le promesse fatte ad Abramo, fino a comprendere che tutto si realizza nel momento e nel luogo in cui si adora Dio incarnato. Adorare significa riconoscere in Lui il senso della storia e della vita umana.

I magi, con la loro fiducia nella stella, sono un invito per i credenti di ogni epoca. Ci esortano a uscire, come fece Abramo, a guardare fiduciosi verso il cielo per cogliere la promessa che Dio ha per ognuno di noi. I credenti, saggi come i magi, possono affidarsi alla promessa di salvezza e, seguendo la Parola divina, lasciarsi guidare verso la gioia, verso l’adorazione di Gesù Cristo, nato per noi.

Siamo disposti ad alzare gli occhi al cielo e a scrutarlo? Oppure siamo troppo immersi nelle nostre occupazioni e interessi da non avere tempo né cuore per qualcosa di più grande? Siamo pronti a intraprendere un cammino, a lasciare i luoghi familiari, a sopportare la fatica per raggiungere il luogo dell’incontro? Abbiamo domande che spingono la nostra ricerca, che ci motivano e mantengono viva la riflessione e la preghiera? Nell’Occidente, abbiamo soddisfatto i nostri bisogni primari, quindi possiamo alzare lo sguardo, contemplare le stelle e cominciare a desiderare. Non lasciamoci intrappolare dai falsi bisogni imposti da un’economia consumistica, ma mettiamoci in cammino seguendo la nostra Stella.

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