2 novembre

Crocifisso custodito presso il Seminario Vescovile di Trapani

“Voglio andare a casa, la casa dov’è?
La casa dove posso stare in pace con te”.

Così canta Jovanotti in un suo vecchio brano e il Salmista (Salmo 26) prega:

“Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita”.

Abitare nella casa del Signore, questa è l’aspirazione del Salmista ma “la casa dov’è?”

Il tempio di Gerusalemme aveva un forte valore simbolico ma è stato distrutto ed in questo momento in quei posti si respira tutt’altro che pace e sicurezza. Sono le chiese? Le belle e solenni cattedrali medioevali? Sicuramente la mia parrocchia è casa non perché è particolarmente bella ma perché li incontro la mia comunità, con lei faccio il mio cammino di fede, sperimento la presenza del Risorto nella mia vita. Ma sono tutte case provvisorie, prima o poi dobbiamo lasciarle: “la casa dov’è?”

Non è un luogo fisico, non è qui o la, o nell’aldilà ma è una condizione, uno stato: è la vita in Cristo nello Spirito. Dove posso stare in pace con Te.

Questa casa è sicura perché Cristo ce l’ha guadagnata con il suo sangue. Ma ancora questa casa non la percepisco come definitiva, balena il timore che questa casa non la si possa raggiungere; perciò, il salmista supplica e spera, e Dio trasforma la speranza in promessa.

“Fratelli, la speranza non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato” ci ricorda Paolo nella lettera ai Romani.

Morire non è una cosa semplice, la morte si accompagna sempre con il dolore, l’angoscia e la paura. Dobbiamo anche noi bere fino in fondo questo calice, ci tocca, ma sono iniziati i tempi definitivi, ultimi perché il Padre non solo ci insegna a conoscere Gesù ma ci strappa dalla disperazione affidandoci completamente a Lui.

“Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori”, dice Gesù nel vangelo di Giovanni e aggiunge: “Questa, infatti, è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno”. Questa è la mia casa, la casa dove posso stare in pace, casa che già abito e verso la quale, fin dal battesimo, mi sono incamminato.

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